Tre Cosmicomiche

Venerdì 06 ottobre
ore 20:00 – Auditorium Zanotti Bianco
Tre Cosmicomiche
Produzione speciale per il Festival Compagnia SpazioTeatro

età consigliata: dai 12 anni  (non nuoce alle persone adulte)
ingresso €8,00

 

Tre Cosmicomiche

reading dall’opera di Italo Calvino

voce Anna Calarco

soundscape e videotextures Peppe Costa

interventi fuori campo e consulenza scientifica Filippo Bonaventura

luci e tecnica Simone Casile

costumi ed elementi scenici Virginia Melis e Gabriele Lazzaro

Produzione Speciale per il Ragazzi MedFest

 

“Protagonista delle cosmicomiche è sempre un personaggio, Qfwfq, difficile da definire, perché di lui non si sa nulla. Non è nemmeno detto che sia un uomo (…) dato che non c’è avvenimento di milioni o di miliardi di anni fa a cui non abbia assistito, si deve calcolare che ha più o meno l’età dell’universo.”
Calvino, dalla prefazione a Le Cosmicomiche

“Nelle Cosmicomiche (…) il punto di partenza è un enunciato tratto dal discorso scientifico: il gioco autonomo delle immagini visuali deve nascere da questo enunciato. Il mio intento, era dimostrare come il discorso per immagini tipico del mito possa nascere da qualsiasi terreno: anche dal linguaggio più lontano da ogni immagine visuale come quello della scienza d’oggi. Anche leggendo il più tecnico libro scientifico o il più astratto libro di filosofia si può incontrare una frase che inaspettatamente fa da stimolo alla fantasia figurale (…) ne può scaturire uno sviluppo fantastico tanto nello spirito del testo di partenza quanto in una direzione completamente diversa.”
Calvino, in Visibilità
 
Qfwfq, personaggio palindromo, impronunciabile e irrappresentabile: a volte corporeo, a volte astratto, a volte bambino o mollusco. È stato protagonista di tutto: dal Big Bang alla formazione del sistema solare, dallo sviluppo del primo apparato visivo alle enormi, spaventose galassie infestate da buchi neri giganteschi.
Qfwfq è pronto di volta in volta ad avallare con le sue memorie d’infanzia o di giovinezza ipotesi contraddittorie o addirittura opposte.
Ogni avventura inizia con Qfwfq alle prese con un teorema, una congettura, un’ipotesi della scienza moderna, pronto a giurare sulla sua verità e a raccontare episodi più o meno credibili che si sono verificati proprio perché le cose, a quell’epoca, andavano in quel modo. E non importa se nel racconto che segue, le cose, a quell’epoca, sembrano andare in modo del tutto opposto. D’altra parte, quando Qfwfq parla ha lo stesso potere evocativo di una vecchia nonna che rafforza le tradizioni della famiglia, con le sole armi della propria oralità e delle immagini che ne scaturiscono.
 
I tre racconti sui quali abbiamo scelto di lavorare hanno come filo conduttore la “perdita”. C’è, in ognuna di queste cosmicomiche, un personaggio – o qualcosa – che Qfwfq ha perduto, momentanemente o irrimediabilmente. Qualcosa che anticamente ha amato o aspettato. Qualcosa da ritrovare o rimpiangere.
 
Lo spettacolo è co-finanziato con risorse PSC Piano di Sviluppo e Coesione 6.02.02 erogate ad esito dell’ “Avviso per il finanziamento di Programmi di Produzione Teatrale” della Regione Calabria – Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura”.